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REACH Italia

Il regolamento REACH è entrato in vigore il 1 giugno 2007 in tutta Europa ed è il frutto di una lunga discussione, alla fine degli anni 90, tra i legislatori europei e l'industria chimica europea, poco dopo la pubblicazione del White Paper nel febbraio 2001.
Il nuovo regolamento rappresenta una vera e propria rivoluzione di tutta la politica europea riguardante la sicurezza chimica. Il regolamento REACH tenta infatti di sanare importanti lacune di conoscenza sui pericoli e sui rischi delle sostanze chimiche, e una certa mancanza di competenza all'interno della loro catena di fornitura, sulla loro fabbricazione e sulla commercializzazione in Europa. Il primo obiettivo del REACH è di valutare i rischi che derivano dalle sostanze chimiche, considerando prima di tutto le loro proprietà intrinseche (rischio), per la salute umana, (esposizione dei lavoratori, esposizione diretta ai consumatori o agli esseri umani attraverso la catena alimentare) e nei confronti dell'ambiente (acqua, aria, suolo), come proprietà di ecotossicità, di bioaccumulo e di persistenza. Si enfatizza quindi nel REACH il concetto della valutazione del rischio delle sostanze (come tali, in preparati e/o in articoli) richiedendo per esse il processo di registrazione (Registration dossier), a partire da una quantità minima di 1 tonnellata/ anno (Tpa), per singola società (produttori o importatori di sostanze chimiche).
La prima fase operativa dell'applicazione del regolamento REACH è stata intrapresa il 1 giugno 2008 con il periodo di pre-registratione. Durante questo periodo (concluso il 2 dicembre 2008) le società hanno quindi pre-registrato sostanze chimiche, essenzialmente quelle già in possesso di EINECS all’ECHA (European CHemical Agency). Le sostanze pre-registrate (sostanze phase-in), usufruiscono di tre periodi di registrazione scaglionati, in base al tonnellaggio e alla classificazione di pericolo del prodotto fabbricato/ importato:

  • 30 novembre 2010: > 1000 Tpa o CMR (Sostanza cancerogena, mutagena e tossica per la riproduzione) o pericolose per l'ambiente
  • 31 maggio 2013: > 100 < 1000 Tpa
  • 31 maggio 2018: > 1 < 100 Tpa

Durante la prima scadenza (30 novembre 2010) sono stati creati oltre 260 consorzi per la condivisione dei dati e i costi dei registrazione.
Attualmente è in corso la seconda fase di registrazione (con scadenza 31 maggio 2013).
Di grande importanza è stata la registrazione delle sostanze (4.071 sostanze) relative alla prima fascia di scadenza (30 novembre 2010); questo è dovuto all’ampio programma di sperimentazione previsto per tali sostanze, in alcuni casi in relazione alla loro pericolosità. In generale, dopo la presentazione del dossier di registrazione, avvengono le seguenti fasi:

  • Controllo di completezza da parte dell'ECHA
  • Eventuale valutazione di merito da parte degli Stati Membri
  • Assegnazione del numero di registrazione
  • Autorizzazione per le sostanze SVHC = Sostanze estremamente problematiche
  • Possibili restrizioni

Il REACH è stato integrato dal regolamento per la classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze e delle miscele (regolamento CLP, entrato in vigore il 20 gennaio 2009).
Il Regolamento CLP comprende i criteri di classificazione e di etichettatura concordate dalle Nazioni Unite per il cosiddetto sistema globale armonizzato della classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche (GHS). GHS è basato sul principio che gli stessi rischi, dovrebbero essere descritti ed etichettati nello stesso modo in tutto il mondo.